martedì 24 maggio 2011

Grazie, Francesca

Ancora sconvolti dalla potenza dell’evento Poiesis che in questi giorni ha riempito le strade della nostra città, non possiamo fare altro che rendere grazie al suo organizzatore in capo, cioè Francesca Merloni. Già poeta, già figlia d’industriale, già donna, il suo contributo all’evento può essere descritto con una sola parola: fondamentale.
Non sappiamo ancora bene qualcosa sul suo privato, sul suo io interiore, su ciò che mangia ma questa curiosità sarà presto soddisfatta, come molti sanno, dall’uscita (per i tipi di Rizzoli) della sua autobiografia: Piano cottura, piano di vita in cui si racconta senza filtri (di cappe).
Per ora, siamo solo in grado di anticiparvi alcuni titoli dei suoi lavori che saranno contenuti nel suo prossimo volume di poesia dal titolo ScaldaBagno ScaldaCuore:
Centrifugami di Baci
Asciugatori, questi sconosciuti
Ciclo Delicati, Ciclo della Vita
Poesia in Classe AA

Ma in compenso, in esclusiva mondiale per il Blog, siamo lieti di offrirvi il testo della poesia Forno son desto? contenuta nel volume già citato. Per tutto questo e per altro che non ci viene in mente ma che sarà stato sicuramente importantissimo, grazie.

Forno o son desto?

Come forno, il mio essere vibra e si scalda
Il ventilato riporta profumi passati
Pollame, grano, patate
Elementi stuprati di questa terra
Perché i gradi non sono mai abbastanza
E una crostata non potrà mai contenere
La bellezza di questo mondo

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